Il mese di febbraio per la nostra comunità parrocchiale è stato silenzioso, sereno ma molto fecondo. All’insegna del nostro fondatore Giuseppe Allamano; il bene va fatto bene e senza rumore. Non sono i numeri che contano, ma la qualità! “Vi voglio di prima classe”, diceva il fondatore alle prime generazioni di missionari e missionarie della Consolata. Il beato Allamano sfida a riflettere sulla qualità della propria vita, sulla mia vita, sulla vita delle nostre famiglie, dei nostri gruppi, sulla nostra comunità.

Il mese si è aperto con il pellegrinaggio dei nostri ragazzi delle annate della cresima sulle orme dei santi castelnovesi. Accolti al colle don Bosco dai salesiani, i ragazzi, insieme ai loro genitori e catechisti hanno approfondito la figura di don bosco, la sua spiritualità e missione. Si è poi proseguito alla casa natale di san Giuseppe Cafasso, patrono dei carcerati e zio di Giuseppe Allamano. Qui abbiamo celebrato l’eucaristia, presieduta da p. Valeriano. La visita della casa natale di Giuseppe Allamano ha segnato il culmine della giornata. Il viaggio di andata è stato caratterizzato da giochi e attività organizzata dalle catechiste mentre il ritorno è stato rallegrato dalle barzellette belle e “pulite” raccontate da alcuni ragazzi, adulti e catechisti. Molto bello e ricca la giornata.

P. Stefano Camerlengo, superiore generale dei missionari della Consolata ha dato un’impronta particolare alla settimana allamaniana narrando la bellezza della missione e le sue sfide. “Il bello deve ancora venire”, scandisce il padre stefano alla fine della sua omelia sull’Allamano, il carisma dei missionari e la missione della Chiesa. La festa dedicata al fondatore è stata preceduta da una settimana di preparazione, il tradizionale settimana allamaniana, con momenti di incontri, riflessione e condivisione sul fondatore. Il circolo ha perfino organizzato la “cena allamaniana”.

Ha caratterizzare della domenica 17 febbraio sono stati, a parte la messa solenne, un incontro molto interessante dei genitori sempre con p. Stefano mentre i bambini facevano un quiz sull’Allamano.

Dopo la messa, abbiamo fatto la prima edizione del pranzo dei poveri. Un momento per stare con le persone che fanno più fatica, gli assistiti del nostro centro di ascolto.

È stato un bel momento di condivisione e di giochi. Lo spettacolo sulla beata Leonella, laboriosamente preparato dai catechisti, bambini e alcuni cantori e musicisti ha dato il tocco bello e finale della nostra giornata.

Il tema delle vocazioni è un tema delicato e molto importante per le nostre chiese e comunità di Italia e Europa. La diocesi di torino, in sintonia con la chiesa universale, ha dato come tema di riflessione e di preghiera per quest’anno pastorale, appunto la vocazione. L’arcivescovo, Cesare Nosiglia ha fatto visita alla nostra unità pastorale, riflettendo con i sacerdoti e educatori sul questo tema. Alla sera, c’è stato un momento intenso di preghiera ricco di testimonianze. Il Signore ci sfida a far sì che le nostre comunità siano davvero luoghi fecondi dove le vocazioni alla vita religiosa, sacerdotale e missionaria possano nascere e crescere. Il nostro impegno e la nostra preghiera a favore delle vocazioni, soprattutto con il nostro esempio di una vita cristiana impegnata e serena.

 

 

Calendario Marzo 2019
1 Venerdì S. ALBINO

Ore 17,00 – Festa carnevale scuola materna

2 Sabato S. BASILEO MARTIRE
Ore 08,30 – Gruppo mariano

Ore 15,00 – festa carnevale oratorio

3 Domenica VIII DOMENICA T.O. S. CUNEGONDA
4 Lunedì S. CASIMIRO, S. LUCIO
5 Martedì S. ADRIANO
6 Mercoledì LE CENERI – INIZIO QUARESIMA
Ore 17,00 – celebrazione ceneri bambini e genitori catechismo
Ore 18,00 – messa e imposizione delle ceneri

7 Giovedì S. FELICITA, S. PERPETUA
8 Venerdì S. GIOVANNI DI DIO – Festa della donna
9 Sabato S. FRANCESCA R.
10 Domenica I DI QUARESIMA

Presentazione coppie giovani

11 Lunedì S. COSTANTINO
12 Martedì S. MASSIMILIANO
13 Mercoledì S. ARRIGO, S. EUFRASIA V.

Incontro a tema sulla salute delle ossa (Anziani)

14 Giovedì S. MATILDE REGINA
15 Venerdì S. LONGINO, S. LUISA

Ore 17 – via crucis in chiesa grande

16 Sabato S. ERIBERTO VESCOVO
17 Domenica II DI QUARESIMA

Percorso genitori prima comunione

Ore 16,30 – adorazione eucaristica

18 Lunedì S. SALVATORE, S. CIRILLO
19 Martedì S. GIUSEPPE
20 Mercoledì S. ALESSANDRA MARTIRE
21 Giovedì S. BENEDETTO

Ore 15 – Incontro su “raggiri e furti in appartamento” a cura del Comando Vigili Urbani di Torino, parrocchia Gesu Operaio.

22 Venerdì S. LEA

Ore 17 – via crucis in chiesa grande

23 Sabato S. TURIBIO DI M.

Inizio ritiro giovani/ giovanissimi
24 Domenica III DI QUARESIMA

Percorso genitori cresima
Fine ritiro giovani/giovanissimi

25 Lunedì SOLENNITÀ DELL’ ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
26 Martedì S. TEODORO, S. ROMOLO, S. EMANUELE
27 Mercoledì S. AUGUSTO
28 Giovedì S. SISTO III PAPA
29 Venerdì S. SECONDO MARTIRE

Ore 17 – via crucis in chiesa grande

Ore 17 – Formazione catechisti

30 Sabato S. AMEDEO

Pellegrinaggio parrocchiale

Preparazione battesimi
31 Domenica IV DI QUARESIMA
Ore 11,45 e ore 16 battesimi

“ Cari cristiani, questo tipo di digiuno lasciatelo fare a noi”

Miei carissimi fratelli, avrei desiderato, all’inizio della quaresima, inviarvi una lunga lettera, così come si usa. Ma poi mi son detto: e chi la leggerà? Soltanto pochi e in modo annoiato… Avete saputo? In questi giorni a Giovinazzo sei operai delle acciaierie stanno attuando uno sciopero della fame per alcune rivendicazioni di lavoro. Io mi son chiesto: guarda un po’, la gente oggi digiuna per ottenere un posto, un aumento di salario, un diritto da cui è stato spossessato. Non digiuna più per santificare un periodo sacro come la quaresima. Chi sa che questo non sia un segno dei tempi? Proprio così. Anzi, mi sembra quasi di sentire la voce del mondo che si rivolge ai credenti in questi termini: “Cari cristiani, questo tipo di digiuno lasciatelo fare a noi. Ci potrà servire come mezzo per ottenere qualcosa di immediato.

Voi, piuttosto, fatene un altro. Un digiuno che sia profezia. Astenetevi non tanto da un pasto, ma dalla ingordigia, dal sopruso, dalla smania dell’accaparramento, dalle collusioni disoneste con certe forme di potere.

Più che privarvi di un piatto, privatevi del lusso, dello spreco, del superfluo, delle ridondanze dei vostri conti in banca: ci vuole più coraggio. Più che non sedervi a mensa , aggiungete un posto a tavola. E più che non toccare il pane, spezzate il pane, condividete il pane: il pane delle situazioni penose dei disoccupati, degli sfrattati, dei drogati, dei disperati senza numero che vi stanno attorno. L’altro digiuno lasciatelo fare a noi!”

Tonino Bello

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