Notiziario “speciale” maggio 2019

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«… le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo, del quale io sono divenuto ministro secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata concessa secondo l’efficacia della sua potenza. A me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui». (Ef 3,6-12). Queste parole di san Paolo, anche se non letteralmente pronunciate sono risuonate nei nostri cuori e soprattutto nei gesti che la nostra comunità ha posto in atto nel mese di maggio per l’inizio delle celebrazioni del 90° anniversario della parrocchia.

Un mese, quello di maggio, a dir poco febbrile, (anche letteralmente), ma vissuto all’insegna della festa, della preghiera e della comunione sotto lo sguardo materno della nostra patrona, Maria Speranza Nostra.


Il bel ritiro del catechismo al Sermig che ha aperto mese, le grandi masse nelle prime comunioni e liturgie sentite, la festa patronale introdotta dalla festa, così detta dei popoli, i rosari nei cortili e gli omaggi alla madonna ci hanno fatto vivere un mese Mariano intenso, entrando così nel vivo dei festeggiamenti dei 90 anni della parrocchia. Momento di grazia e di gratitudine per quanto il Signore ha fatto in questi anni: le persone avvicinate alla fede attraverso i diversi percorsi, la gente toccata amorosamente dalla mano di Dio nei diversi gesti di carità, aggregazione e iniziative, il balsamo d’amore versato nei nostri cuori semplicemente per la presenza stessa della parrocchia – segno visibile della presenza del Signore in mezzo alla sua gente, alle sue case, alle sue vite.

I colori, i suoni, le voci, le danze, ci hanno rallegrato, in un sabato pomeriggio piovoso, quello del 18 maggio , facendoci, per un istante essere “un unico popolo” sotto la croce di Cristo. Appunto perché la pioggia ci ha “obbligati” a svolgere l’evento, che ha visto coinvolti tanti popoli della terra con i loro costumi e usanze, in chiesa, appunto sotto quella Croce, sulla quale «Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità… (Isaia 53,5). Diventa così «la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l’inimicizia. (Efesini 2:14-16). Dalla sua augusta croce ci avrà sorriso, vedendoci festeggiare i doni della sua grazia.

Il senso della festa infatti era quello di unire i popoli, residenti nel nostro territorio parrocchiale, festeggiare e far risaltare il bello che è dentro ciascuno. Più che un momento sociale, per noi è stato un momento di riconoscenza per i doni del Signore, della fraternità e della bellezza. Il cibo “etnico”, cioè, dalle svariati parti del mondo, alla fine non è bastato. Abbiamo apprezzato un po’ tutto.

Un momento davvero di grazia e di cui ringraziamo il Signore per avercelo donato.


La circoscrizione 6 della città di Torino nella persona del presidente, Carlotta Salerno con la sua presenza e con il patrocinio della stessa circoscrizione, molti volontari della parrocchia come anche la disponibilità dei gruppi dalle più svariati parti del mondo ha facilitato e collaborato attivamente alla complessa e impegnativa realizzazione di questo evento. Il nostro sentito ringraziamento e augurio a tutti noi, di continuare a camminare insieme, apprezzandoci e sostenendoci.

In un momento storico difficile a livello locale e mondiale fatto di frammentazione e solitudini, rivalità, pregiudizi, illegalità e fomentazione di odio e anche sacche di povertà che stentano a diminuire nonostante gli sforzi, abbiamo solo bisogno di stare insieme, di formare un popolo ben disposto alle grazie di Dio.


Si è pure proseguito con la formazione degli animatori per l’estate ragazzi e anche il ben animato campionato di calcio, il Torneo Allamaniano del nostro oratorio – circolo.

Tutti i giovedì sera dal mese di aprile hanno visto i nostri ragazzi “in campo” con nervi tesi e l’adrenalina a mille: si vince e si perde insieme, il gioco di squadra, l’amicizia, la lealtà, la lotta, la fraternità, il rispetto – tutti valori che abbiamo cercato di inculcare nei nostri ragazzi e giovani durante le otto settimane del torneo. Sei squadre e una sessantina di ragazzi coinvolti, nei campi “Regaldi” della nostra circoscrizione che ringraziamo sentitamente per averci concesso l’uso.


La madonna della Speranza, attorno alla quale ci siamo radunati, che insieme a noi ha attraversato le nostre strade nella processione, benedicendole, che vive tenera nei nostri cuori, e che veglia amorosamente la sua comunità ci faccia crescere sempre nell’amore.

Un augurio che il tempo estivo e di vacanze ritempri il nostro corpo e il nostro spirito, perché possiamo sempre «camminare, edificare e confessare» la nostra fede, il nostro amore e la nostra fiducia nel Signore, come ci ricorda costantemente Papa Francesco.

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla festa patronale della parrocchia, sempre in occasione del festeggiamento dei 90 anni della parrocchia, abbiamo avuto la visita del nostro superiore regionale dei missionari della Consolata, il padre Michelangelo Piovano, imc, che ha presieduto la processione e la celebrazione eucaristica.

Pubblichiamo di seguito la sua bella e profonda omelia, ringraziandolo per la sua presenza e accompagnamento in questi anni.

26 maggio 2019 – VI Domenica di Pasqua

Festa patronale e 90° della Parrocchia Maria Speranza Nostra di Torino

La liturgia di oggi e la celebrazione dei 90 anni di vita della Parrocchia ci portano ad una meditazione e contemplazione sulla Chiesa nella quale Maria risplende come Madre e Speranza di ogni credente. Le letture ci presentano varie immagini della Chiesa; ne cogliamo tre che mi sembrano significative ed attuali anche oggi.

1. Una chiesa/comunità che ascolta, dialoga, fa discernimento per essere aperta e non chiusa, per accogliere tutti e non escludere nessuno. (Atti)

2. Una chiesa più spirituale che materiale, formata da persone vive e in una città con tante porte aperte. (Apocalisse)

3. Una chiesa dove il Signore è presente con il suo spirito, con il suo amore, alla quale il Signore fa il dono della sua pace e dove non regna la paura, ma la gioia dello stare insieme e condividere la fede nel Cristo Risorto. (Vangelo)

1. La prima immagine ci viene dalla chiesa di Antiochia che, aprendosi all’annuncio del Vangelo anche ai pagani, deve confrontarsi con chi pretende di imporre la circoncisione e varie altre leggi a chi vuole diventare cristiano.

La questione viene portata a Gerusalemme davanti agli apostoli in quello che sarà il primo concilio della Chiesa e nell’ascolto dello spirito viene anche la riposta che è più di apertura che di chiusura. Saranno Paolo e Barnaba accompagnati da Giuda e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli, a portare la risposta alla comunità di Antiochia. È bello vedere questa chiesa degli inizi che dialoga, che si interroga sul modo di agire nell’ascolto dello Spirito Santo e fa la scelta di essere una chiesa inclusiva e non esclusiva o escludente. È bello vedere questi apostoli che si adoperano per il bene di questa chiesa affinché sia fedele e coerente al Vangelo che proclamano e non venga turbata da alcuni della comunità stessa con discorsi che sconvolgono gli animi.

È la vita e il cammino di ogni comunità e di ogni chiesa che vuole essere missionaria.

Lo chiediamo anche per la nostra Parrocchia: aperta, accogliente, non troppo esigente verso chi è più debole o è all’inizio di un cammino di fede.

Se la Speranza oggi è così come la vediamo è perché ha fatto e sta facendo questo cammino. Perché ha saputo fare discernimento, interrogarsi, lasciarsi guidare e camminare con il pensiero e gli orientamenti della chiesa e dei suoi pastori.

Una chiesa che guardando a Maria dà speranza e non spegne i sogni e i desideri di chi sinceramente vi viene per cercare il Signore, crescere nella fede e collaborare alla costruzione della comunità.

2. La lettura dell’Apocalisse ci parla della Gerusalemme celeste, città del cielo. Una città aperta sul mondo con dodici porte, piena di luce e della presenza del Signore che vi abita. In essa non vi è un tempio perché la presenza del Signore è ovunque.

Siamo chiamati ad abitare la città, a vivere in essa al di là del tempio, di una chiesa in muratura o cemento. È la chiesa comunità viva, fatta di persone, presente sul territorio nella barriera di Milano. Novant’anni di chiesa viva di persone che hanno accolto o che si sono sentite accolte, di famiglie che si sono incontrate, di battaglie che si sono fatte per migliorare le condizioni di vita, di abitazione, di scuola, di salute, di cura e assistenza.

Una parrocchia fuori di questa realtà non ha senso, non avrebbe nulla da celebrare. C’è la vera chiesa dove ci sono cristiani che ripetono i gesti di Gesù a partire dalla fede e dall’amore che hanno per Lui. Una chiesa che come Maria visita e presta il suo aiuto, è attenta alle necessità di tutti come ha saputo fare a Cana, che consola ed asciuga le lacrime di chi è nella sofferenza e nel dolore.

3. Il Vangelo ci presenta l’immagine della Chiesa dove il Signore è presente con il suo Spirito e alla quale dona la pace. Una chiesa che educa e fa crescere nella fede mediante la catechesi, i sacramenti, le celebrazioni e la formazione di ognuno. E, mediante questi percorsi, costruisce la comunità e fa l’esperienza bella e gioiosa dello stare insieme. È bello quindi anche celebrare 90 anni di questa vita e fare memoria di tutti coloro che vi hanno contribuito con la propria dedicazione, impegno e soprattutto testimonianza di vita.

Come Maria è stata presente nel Cenacolo, così questa comunità ha avuto la grazia di essere stata messa sotto la sua protezione fin dalla sua fondazione. Come ogni mamma vive nell’attesa e nella speranza finché non dà alla luce la creatura che porta in grembo, così Maria, anche per la Speranza, ha vissuto questa attesa e gestazione, ha vigilato, ha orientato, ha educato, ha corretto ed oggi guarda questa sua creatura con tanta gioia e ci invita a cantare il Magnificat per le opere qui compiute dal Signore.

Come missionari della Consolata riteniamo una grazia poter essere entrati a far parte di questa storia e di questo cammino. Forse nei piani della Madonna c’era anche questo progetto. Sentiamo la Speranza come parte della nostra missione, una missione con tante sfide per la quale ci siamo messi al servizio con la ricchezza del nostro carisma ma anche con i limiti che possiamo avere. Una missione che siamo chiamati a vivere insieme, nella comunione, con spirito di famiglia come direbbe il nostro Fondatore il Beato Giuseppe Allamano. Come Istituto vi ringraziamo per la pazienza, per l’amore che avete per i nostri missionari e per i tanti passi e gesti di apertura che state facendo insieme con loro. Si dice anche che una chiesa raggiunge la sua maturità quando in essa sorgono vocazioni alla vita sacerdotale, religiosa, missionaria. Qualcuno che porti altrove quella fede che qui ha ricevuto e nella quale è stato educato. Preghiamo anche per questo, preghiamo il Signore della messe perché mandi operai per la sua messe e vi sia anche qui chi è pronto a consacrare la propria vita per l’annuncio del Vangelo.

Coraggio e avanti nel Signore, direbbe l’Allamano.

Maria, Speranza Nostra, prega per tutti noi.

P. Michelangelo Piovano

Superiore regionale

 

Omaggio a Maria

Abbiamo portato la statua della Madonna in processione percorrendo le vie del nostro quartiere

con suppliche, canti e preghiere,

l’abbiamo invocata; madre, stella, regina:

titoli sublimi di grande onore,

mentre Lei si definiva, con umiltà, la serva del Signore,

per essere accolta più facilmente nel nostro cuore.

In un ramo, un canoro uccellino cinguettava una dolce medolia

facendo accompagnamento alle “nostre Ave Maria”.

Forse dietro una persiana abbassata

è presente un cuore triste, una solitudine compassata:

giunga il canto e la devota orazione

con un seme di crescente consolazione.

Sui marciapiedi alcuni sostavano pregando:

grazie, conforto, salute, serenità implorando;

qualcuno osservava e restava indifferente,

Maria accoglie tutti con cuore benedicente.

Un pensiero ai nostri cari defunti, nel celeste destino:

Invisibili ma non assenti – sostiene sant’Agostino;

con noi, quest’oggi, in perenne memoria,

della comunità, protagonisti di 90 anni di storia.

Con noi continuano a cantare e pregare fervorosamente proclamando le grandi opere di Dio, l’Onnipotente.

26/05/2019

G. Bettiol


Avvisi Giugno 2019

1 Sabato S. GIUSTINO MARTIRE

2 Domenica SOLENNITÀ DELLA’ASCENSIONE DEL SIGNORE

Ore 06,45 – Gita animatori a Gardaland

3 Lunedì S. CARLO L.

4 Martedì S. QUIRINO VESCOVO

Ore 17 – Incontro valutazione dopo scuola

5 Mercoledì S. BONIFACIO VESCOVO E MARTIRE

6 Giovedì S. NORBERTO VESCOVO

7 Venerdì S. ROBERTO VESCOVO

8 Sabato S. MEDARDO VESCOVO

9 Domenica SOLENNITÀ DI PENTECOSTE

Ritiro catechisti iniziando con la messa in parrocchia

Ore 17,00 – premiazioni torneo e approvazione statuto e cena circolo

10 Lunedì S. DIANA, S. MARCELLA

Inizio estate ragazzi

11 Martedì S. BARNABA APOSTOLO

12 Mercoledì S. GUIDO, S. ONOFRIO

Novena della consolata Unità Pastorale

13 Giovedì S. ANTONIO DA PADOVA

14 Venerdì S. ELISEO

15 Sabato S. GERMANA , S. VITO

Ore 19,30 – Incontro finale e cena adulti e giovani

16 Domenica SOLENNITÀ DELLA SANTA TRINITA’

17 Lunedì S. GREGORIO B. , S. ADOLFO

18 Martedì S. MARTA

19 Mercoledì S. GERVASIO, S. ROMUALDO AB.

20 Giovedì S. SILVERIO PAPA , S. ETTORE

Ore 19,30 – Incontro e apericena di tutti gli operatori pastorali

21 Venerdì S. LUIGI GONZAGA

22 Sabato S. GIOVANNI FISHER E TOMMASO MORO

23 Domenica SOLENNITÀ DEL SANTISSIMO CORPO E SANGUE DEL SIGNORE

24 Lunedì SOLENNITÀ DELLA NATIVIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA

25 Martedì S. GUGLIELMO AB.

26 Mercoledì S. VIGILIO VESCOVO

Inizio triduo al sacro cuore di Gesù

27 Giovedì S. CIRILLO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA.

28 Venerdì SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ

29 Sabato SOLENNITÀ DEI SANTI PIETRO E PAOLO

30 Domenica XIII TEMPO ORDINARIO SS. PRIMI MARTIRI

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