“…Ci è stato dato un figlio”

Alcuni momenti e scatti di novembre e avvisi di dicembre 2023 Scarica l’articolo

 

«Se tu squarciassi i cieli e scendessi»! è il grido del profeta Isaia (63,19) a nome dell’intero popolo. Un grido come per dire “ i cieli per noi sembrano chiusi, siamo nel buio, sembra che tu o Signore non ci guardi più, non ci visiti più! Ancora una volta, per il popolo di Israele, dopo le grandi speranze di una ripresa dopo l’esilio babilonese, nel quale si pensava che la vita sociale, politica e personale sarebbe migliorata, si è tornati ai soliti meccanismi di potere, alle solite dinamiche di oppressione, di sopraffazione, di litigi. Il cielo sembra chiuso, appunto: nessuna luce che faccia sperare in una vita giusta e fraterna, in un culto comunitario e personale sincero. Tutti i tentativi di una rinascita spirituale, morale e dunque sociale del popolo sono risultati inutili. I re e i sacerdoti, che il popolo credeva fossero degli “unti” del Signore per promuovere, a nome suo, la giustizia, l’equità, la pace, il progresso si sono manifestati quali sono; uomini deboli e spesso egoisti e crudeli. La speranza che, dopo la batosta dell’esilio, (e quindi la guerra, l’essere stati portati via per forza dalla propria terra, la solitudine di trovarsi in un paese straniero e spesso l’oppressione e l’emarginazione) la gente avrebbe capito la lezione e quindi sarebbe diventata migliore, è rimasta solo una pia illusione. Ecco che il profeta grida forte, innalza una preghiera accorata perché il Signore si faccia sentire. Si lamenta nella sua preghiera e dice: «Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità». Risponderà il Signore a questa preghiera? Come risponderà? Lo farà attraverso il profeta Ezechiele, ma questa volta sembra cambiare il modo di agire: farà lui stesso il cambiamento, ma attraverso il cuore di ciascuno. Non più quindi un’azione politica o strategie di promozione sociale, ma agirà direttamente. Dice: «vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia». (Ez 36,26-30)

Anche la nostra preghiera è spesso un grido al Signore. La vita stessa è spesso un grido! Assaliti come siamo dal peso della vita, delle relazioni, di una realtà sociale spesso ingarbugliata, ci viene da dire con il profeta – “se tu squarciassi i cieli e scendessi!” Come per dire, “perchè non vieni e intervieni direttamente Tu e metti le cose a posto?” È un grido di salvezza, la ricerca di un messia, di uno che finalmente faccia le cose giuste! Spesso questa speranza di un messia lo carichiamo addosso al politico, al capo ufficio, all’amico, al prete, al vescovo di turno che ci sembra “furbo” per poi rimanere con l’amaro in bocca tutte le volte. L’altro estremo è non nutrire più speranza in niente e in nessuno e così concentrarsi sul proprio benessere, capricci e vizi se non nell’inerzia e quindi in una totale mancanza di senso della propria esistenza.

«… un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio» (Is 9,5) è un altro grido del profeta! La risposta alle attese del popolo e di ciascuno. . In questo Bambino sta la speranza, la vera possibilità di rinnovamento personale, spirituale e sociale. Perché Lui crescendo, ci trasforma, come ogni bambino trasforma la mamma e il papà. Perché Lui ci dona il suo spirito, lo spirito del Padre come ha profetato Ezechiele. Dice Papa Francesco: «In questo Bambino si compie la grande profezia di Isaia: “Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio” (Is 9,5). Ci è stato dato un figlio. Si sente spesso dire che la gioia più grande della vita è la nascita di un bambino. È qualcosa di straordinario, che cambia tutto, mette in moto energie impensate e fa superare fatiche, disagi e veglie insonni, perché porta una grande felicità, di fronte alla quale niente sembra che pesi. Così è il Natale: la nascita di Gesù è la novità che ci permette ogni anno di rinascere dentro, di trovare in Lui la forza per affrontare ogni prova. Sì, perché la sua nascita è per noi: per me, per te, per tutti noi, per ciascuno. Ma che cosa vuole dire questo per noi? Che il Figlio di Dio, il benedetto per natura, viene a farci figli benedetti per grazia. Sì, Dio viene al mondo come figlio per renderci figli di Dio. Che dono stupendo! Oggi Dio ci meraviglia e dice a ciascuno di noi: “Tu sei una meraviglia”. Sorella, fratello, non perderti d’animo. Hai la tentazione di sentirti sbagliato? Dio ti dice: “No, sei mio figlio!” Hai la sensazione di non farcela, il timore di essere inadeguato, la paura di non uscire dal tunnel della prova? Dio ti dice: “Coraggio, sono con te”. Non te lo dice a parole, ma facendosi figlio come te e per te, per ricordarti il punto di partenza di ogni tua rinascita: riconoscerti figlio di Dio, figlia di Dio. Questo è il punto di partenza di qualsiasi rinascita. È questo il cuore indistruttibile della nostra speranza, il nucleo incandescente che sorregge l’esistenza: al di sopra delle nostre qualità e dei nostri difetti, più forte delle ferite e dei fallimenti del passato, delle paure e dell’inquietudine per il futuro, c’è questa verità: siamo figli amati».


Ecco dunque il calendario liturgico e alcuni appuntamenti di dicembre 2023:


1 Venerdì – S. Eligio; ore 18,00 – Messa in onore di san Carlo Foucauld

2 Sabato – S. Viviana;

Ore 09,00 – Messa gruppo Mariano

Ore 15,00 – oratorio, ore 16,30 – catechismo

3 Domenica – S. Francesco Sverio (I DOMENICA DI AVVENTO – B)

  • Catechismo dopo messa
  • Giornata di carità parrocchiale – banco di beneficenza

4 Lunedì – S. Giovanni Damasceno –

5 Martedì – B. Nicola Stenone –

6 Mercoledì – S. Nicola – ore 15,00 – pensionati e amici

7 Giovedì – S. Ambrogio; dalle ore 19,30 alle 17,45 – adorazione eucaristica continua

  • Ore 18,00 – Messa prefestiva dell’immacolata

 

8 Venerdì – Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria –

Orario delle messe festive quindi alle 09,00, 10,30, 18,00.

Ore 10,30-Solenne celebrazione dell’ordinazione diaconale di 8 missionari della Consolata.

 

9 Sabato – San Siro

Ore 15,00 – oratorio, ore 16,30 – catechismo

 

10 Domenica – Beata Vergine Maria di Loreto (II DOMENICA DI AVVENTO – B) –

Catechismo dopo messa

11 Lunedì – S. Damaso I

12 Martedì – B. V. Maria di Guadalupe

13 Mercoledì – S. Lucia – ore 12,00 – pranzo natalizio pensionati e amici

14 Giovedì – S. Giovanni della Croce; – dalle ore 19,30 alle 17,45 – adorazione eucaristica continua

15 Venerdì – Beata Maria Vittoria Fornari

16 Sabato – S. Adelaide – INIZIO NOVENA DI NATALE

  • Ore 15,00 – Festa di Natale oratorio
  • Ore 19,00 – cena circolo

 

17 Domenica – S. Giovanni de Matha (III DOMENICA DI AVVENTO – B)

  • Catechismo dopo messa

 

18 Lunedì – S. Gaziano – Ore 16,30 – Confessioni 1 anno ragazzi cresima

19 Martedì – S. Anastasio I – ore 16,00 – confessioni ragazzi 2&3 anno ragazzi cresima

20 Mercoledì – S. Liberale

21 Giovedì – S. Pietro Canisio – dalle ore 19,30 alle 17,45 – adorazione eucaristica continua

  • ore 15,30 alle 18,00 – Confessioni

22 Venerdì – S. Francesca Saverio Cabrini

  • ore 15,30 alle 18,00 – Confessioni
  • Ore 21,00 – concerto natalizio in chiesa

23 Sabato – S. Giovanni da Kety

  • ore 15,30 alle 18,00; Confessioni

24 Domenica – S. Delfino (IV DOMENICA DI AVVENTO – B)

Ore 22,30 – messa solenne della vigilia di Natale

25 Lunedì – Natale del Signore

Orario messe festivo – quindi ore 09,00, 10,30 e 18,00.

26 Martedì – S. Stefano; messa ore 18,00

27 Mercoledì – S. Giovanni apostolo e evangelista

28 Giovedì – Ss. Innocenti Martiri

29 Venerdì – S. Tommaso Becket

30 Sabato – S. Felice I

31 Domenica – Santa Famiglia

 

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